È di qualche mese ormai, inizio aprile 2023 per l’esattezza, ma quando si parla di vino più è invecchiato più e buono. Stiamo parlando della notizia pubblicata da Vitisphere sulla cantina francese, Aubert & Mathieu, e la messa in commercio del primo vino progettato dall’intelligenza artificiale di OpenAI, ChatGPT.
Intelligenza artificiale e vino: ChatGTP produce una bottiglia per Aubert & Mathieu
La cosa sarebbe andata così. Aubert & Mathieu avrebbero chiesto a ChatGPT:
“Vorrei che mi aiutassi a produrre un vino bio eccezionale del Languedoc insieme a Aubert & Mathieu. Ho due vitigni a mia disposizione: syrah e grenache nera. I tuoi consigli per la vinificazione sul frutto e le proporzioni di assemblaggio di questi due vitigni. Poi ci indicherai il nome per questo vino ed il prezzo di vendita consigliato. Per l’immagine della bottiglia ci consigli una bottiglia borgognotta?”
Quesito a cui la chatbot ha risposto:
“Questo è un progetto molto interessante. Realizzare un vino bio Languedoc eccezionale con syrah e grenache nera ecco alcuni consigli per la vinificazione sul frutto e le proporzioni di assemblaggio:
- Lo syrah apporterà degli aromi di frutti neri e di spezie, così come una struttura tannica solida. La grenache nera apporterà delle note di frutti rossi ed una certa rotondità al palato.
- Per la vinificazione sul frutto è importante privilegiare una macerazione pre-fermentazione a freddo per estrarre il massimo degli aromi e dei sapori dell’uva. La fermentazione alcolica dovrà essere seguita da una macerazione post fermentativa per rinforzare il colore e la struttura tannica del vino.
- Per quanto concerne le proporzioni dell’assemblaggio, dipenderà dallo stile del vino voi desiderate produrre. In generale una proporzione di 60% grenache nera e 40% syrah permette di ottenere un vino fruttato ed equilibrato. Se volete un vino più tannico e strutturato, potete invertire le proporzioni.
Riguardo al nome del vino, potete ispirarvi alle caratteristiche del vostro vino, della regione o anche della vostra storia. Per esempio potete chiamare il vostro vino “Lo spirito dell’Aude” in riferimento al dipartimento del Languedoc dove si trova il vostro vigneto, o “Lo Syrah di Mathieu” per onorare uno dei produttori con cui lavorate.
A proposito del prezzo di vendita consigliato, questo dipenderà dalla qualità del vostro vino, della sua rarità e della domanda del mercato. Per un vino bio eccezionale della Languedoc, potete considerare un prezzo di vendita da 50 a 100 euro a bottiglia.
Per quanto concerne l’immagine della bottiglia, una bottiglia borgognotta può essere una eccellente opzione per valorizzare il vostro vino. Tuttavia è ugualmente importante pensare all’intera di marca complessiva del vostro prodotto, che comprende l’etichetta, la capsula ed il cartone. Assicuratevi che l’insieme della confezione rifletta la qualità e l’esclusività del vostro vino.”
La messa in commercio
La cantina francese non si è fermata alla risposta, ma ha deciso di realizzare veramente il prodotto come indicatogli dall’intelligenza artificiale. Tutti i passaggi descritti sono stati rispettati. Le uniche cose che Aubert & Mathieu si è permessa di cambiare sono stati nome e prezzo di vendita del prodotto. Nell’etichetta delle 600 bottiglie prodotte è stato, infatti, riportato il nome ‘The end’, al posto di ‘Lo spirito dell’Aude’, indicato dall’AI. E mentre ChatGPT consigliava come prezzo di vendita tra i 50 e i 100 euro, la cantina ha deciso di vendere ogni singolo pezzo a 29.90 euro, esclusi costi di spedizione.
Il pensiero degli esperti
Sulla questione, è intervenuto Lorenzo Biscontin, consulente di gestione aziendale e marketing, con ventennale esperienza in aziende del settore cibo e bevande. Potete leggere le sue considerazioni a margine dell’articolo: The End: il vino creato con ChatGPT. La fine dei marketers del vino? L’inizio del marketing del vino?

Viola Meacci, nata e cresciuta in un piccolo paesino della provincia di Arezzo, ha portato avanti studi scientifici per gran parte della sua vita. Diplomata presso il Liceo Scientifico Giovanni da Castiglione, prosegue i suoi studi presso il corso di Ingegneria Biomedica, all’Università di Pisa. Le sue capacità organizzative le permettono di gestire un nutrito gruppo di autori. Editrice, Account Manager e User Interface & SEO sono alcune delle sue mansioni attualmente.