Vino e archeologia marina, le Cantine Pellegrino al Convegno Internazionale sulla Nave Punica

Marsala: le Cantine Pellegrino hanno organizzato, nei giorni passati, il “Convegno Internazionale sulla Nave Punica”, insieme alla Honor Frost Foundation, fondata nel 2011 per promuovere l’archeologia marina nel Mar Mediterraneo. La nave punica venne scoperta nel 1971 dall’archeologa inglese Honor Frost e sovvenzionata dalle Cantine Pellegrino. Le primissime operazioni in mare avvennero nel 241 a.C. sulla Liburna bellica.
Storia della Nave Punica
La Nave Punica è l’unica imbarcazione da guerra mai recuperata: affondò il 10 marzo del 241 a.C. quando l’Impero Romano batté la flotta punica, costringendoli alla resa. Il relitto venne scoperto, per caso, dal comandante Diego Bonini, dopo circa due millenni. Fortuna volle che l’imbarcazione punica venne trovata tra le sabbie di Punta Scario, sulla parte settentrionale dell’Isola Lunga dello Stagnone, a Marsala. Successivamente venne recuperata da un team di archeologi guidati dalla studiosa Honor Frost, nel 1971. Il team ebbe fortuna ma non aveva le risorse economiche necessarie per il recupero integrale dell’imbarcazione.
Nascita del museo
L’equipe di Frost venne finanziata dal presidente delle Cantine Pellegrino, Pietro Alagna, che diede ospitalità allo staff inglese e mise a disposizione macchinari efficienti e attrezzature all’avanguardia. Vennero effettuati dei lavori unici, vennero fatti incontrare due mondi, quello storico e antico, dell’archeologia marina, con quello della produzione vitivinicola e dei macchinari, per quegli anni, all’avanguardia. Il Museo della Nave Punica fu eretto al Baglio Anselmi, sulla punta del promontorio Boeo di Marsala.
Per leggere l’intero articolo riguardante l’anniversario del Museo della Nave Punica e del Convegno, organizzato dalle Cantine Pellegrino, basta cliccare sul link seguente, Le Cantine Pellegrino ripercorrono 50 anni dal recupero unico al mondo della Nave Punica di Marsala.