Vendite delle bollicine nel 2021: in crescita il settore

Il settore italiano aumenta consumi e vendite generali, segnando un numero stratosferico: durante l’anno passato sono state aperte dalle 205 alle 208 milioni di bottiglie, di origine nazionale, e circa 6 milioni di bottiglie provenienti dall’estero. I settori e-commerce, vendite aziendali e le varie piattaforme hanno rincarato i prezzi. Il vino supera il 5%, leggermente in calo rispetto il 2019, mentre gli spumanti italiani crescono del 12%. La mancanza di eventi, sia pubblici che privati, ha limitato il consumo generale.
Un 2021 da € 1,430 mld
Durante il 2021 sono state stappate quasi 208 milioni di bottiglie, per una spesa pari a 1,430 miliardi di euro ed una media di € 6,8 a bottiglia. Il fatturato del 2021 è stato inferiore a quello del 2019 e superiore al 2020. Tra le bollicine più vendute ci sono state Prosecco Doc, Conegliano Docg, Valdobbiadene Docg e Asolo Docg, Franciacorta e Alta Langa. Ottime le vendite per le etichette del sud italia, con preferenze tendenti al secco e alle tipologie millesimate. Il consumo di vino del Made in Italy è sicuramente aumentato.
Il commento di Comolli
Giampietro Comolli, founder dell’Ovse, l’Italian Bubble’s Wine Observatory, si è espresso così circa il consumo italiano di vini all’estero: “L’elemento più interessante è dato dal fatto che i valori al consumo dei vini italiani in tutti i principali paesi importatori crescono, percentualmente, di più che i volumi, e questo riduce il gap storico di prezzo in vetrina e nella lista fra vini italiani e stranieri, a iniziare proprio da un bottiglia di vino spumante. Segnale di una considerazione e accettazione dell’accresciuto binomio valore-identità nazionale. E’ cresciuto di più il valore unitario di una bottiglia tricolore rispetto a quelle di Francia, Spagna, Australia, mentre è ancora basso il valore all’origine della produzione e alla dogana”.
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