
Vendemmia 2020
Vendemmia 2020, vendemmia ai tempi del Covid. Un anno difficile, dove l’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia di Covid-19 ha messo in ginocchio l’economia globale portando di fatto ad una delle maggiori crisi economiche degli ultimi anni. Anche il settore vitivinicolo italiano ha subito un grave colpo a causa di questa crisi mondiale. Durante il lockdown infatti la richiesta di vino è diminuita drasticamente. Chiaramente questo è spiegabile con il fatto che i ristoranti, principali clienti del mondo del vino, erano chiusi.
Il periodo del lockdown non solo ha visto un calo del consumo, ma ha visto anche un calo delle esportazioni. è stato calcolato un calo del 44% dei consumi in Cina, una diminuzione del 12% nelle vendite in Inghilterra e del 14% in Francia. Complessivamente è stato stimato un calo del 4% nell’export di vino italiano. Un dato piuttosto rilevante che segna un cambio di rotta storico per l’Italia.
Nonostante la crisi economica mondiale, il settore vitivinicolo è riuscito a reggere il colpo.
Nonostante ciò nella fase della riapertura, quando le cose sono tornate ad una nuova normalità, la domanda del settore vitivinicolo è tornata a crescere. Infatti come afferma l’associazione Assoenologi il consumo del vino nei mesi di giugno e luglio è addirittura stato maggiore del 2019. Questo ha fatto ben sperare per l’introito economico di tutto il settore. Nonostante l’emergenza globale, il mondo del vino è riuscito a non soccombere e a incassare il colpo degnamente.
Protocolli sanitari anti Covid e regole ferree di distanziamento hanno caratterizzato la vendemmia 2020, che ha portato a una minore convivialità tipica di questo momento. Ma la sicurezza era necessaria e dai controlli fatti nei vigneti è stato visto un diligente rispetto delle regole.
La natura ha dato i suoi frutti e nonostante i “capricci” del tempo, che hanno rischiato di danneggiare irrimediabilmente le uve specie nella zona nord dell’Italia, la vendemmia al tempo del Covid ha avuto un risvolto positivo. La quantità è stata leggermente inferiore rispetto al 2019 ma la qualità è risultata ottima.
Panoramica sulla vendemmia 2020: articoli interessanti
La vendemmia 2020 sembra quindi essere una speranza per un anno disastroso. L’ottima qualità delle uve di questo anno fanno ben sperare in un ottimo vino di qualità. Dal nord al sud d’Italia, nonostante le evidenti differenze di clima e terreno, le previsioni sono decisamente positive.
Queste previsioni erano state confermate da Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare), Assoenologi e UIV (Unione Italiana Vini) in una conferenza di fine agosto quando ancora la quasi totalità delle uve era ancora sulle piante. Per avere una panoramica completa sulle previsioni della vendemmia 2020 vi consigliamo quindi di leggere questi articoli, dove sono riportati i dati effettivi.
Per avere una panoramica completa sulle previsioni della vendemmia 2020 vi consigliamo quindi di leggere questi articoli, dove sono riportati i dati effettivi.
Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare), Assoenologi e UIV (Unione Italiana Vini) sono tra gli enti più importanti del settore vitivinicolo, consigliamo quindi di seguire questi enti per essere sempre informati sul mondo del vino.
La vendemmia 2020 è quasi conclusa, resta infatti solo la vendemmia tardiva. Difficile comunque dare una data di inizio o fine poiché ogni azienda vendemmia a seconda della maturazione delle proprie uve. Per questo le stime finali sull’andamento di questo anno sono ancora in fase di rilevamento.

Focus sulla Toscana
Toscana terra di grandi vini come il Chianti Classico, Brunello di Montalcino o il Nobile di Montepulciano. Anche qui la tendenza della vendemmia 2020 sembra essere positiva. Il trend è sempre lo stesso: minore quantità, maggiore qualità.
Qui vi consigliamo alcuni link per monitorare l’andamento della vendemmia in Toscana. In questi articoli è possibile leggere le testimonianze di alcuni viticoltori presenti proprio sul territorio toscano. E chi meglio di loro può sapere come sta andando la vendemmia? Come si può vedere da queste testimonianze viene confermato lo stesso trend nazionale per la regione Toscana. Non ci resta quindi che aspettare di poter assaggiare uno di questi vini e magari chissà, potrebbero farci anche dimenticare questa pessima annata.
La vendemmia non vuol dire solamente raccogliere uva al fine di vinificarla. Vendemmia vuol dire anche enoturismo e degustazioni. Infatti in questo periodo le cantine danno la possibilità ai visitatori di poter conoscere maggiormente il mondo vitivinicolo, in un momento così importante e cruciale della produzione del vino.
Quest’anno le iniziative per visitare le cantine sono state molteplici. Le difficoltà non sono state poche, anche qui le regole di distanziamento dovevano essere rispettate rigorosamente. Ma nonostante ciò molte aziende si sono adoperate per rendere visitabili le proprie cantine. In questo modo è stato possibile vivere il momento della vendemmia e sentire l’odore inebriante del mosto, unico e inconfondibile.
In Toscana numerose aziende danno la disponibilità per fare visite guidate all’interno della propria cantina in modo da conoscere più approfonditamente il mondo vitivinicolo e osservarlo da più vicino. Qui puoi trovare un elenco di tutte le cantine aperte della Toscana e del resto d’italia.