Si torna al tavolo e si mettono a punto le strategie per portare il vino Made in Italy negli Stati meno sviluppati di Usa e Cina che rappresentano una fetta di mercato interessante, ancora da sondare.
Attorno al tavolo siedono gli esponenti del Ministero dello Sviluppo Economico e le principali rappresentanze della filiera produttiva, tra le quali Unione Italiana Vini, Federvini e Federdoc. Il segretario Uiv, Paolo Castelletti è netto: “Speriamo che le istituzioni ascoltino le indicazioni delle imprese, come fatto dall’Ice con le campagne in Usa e in Cina del 2018”. Il “Piano Straordinario per il Made in Italy” assegna al settore nove milioni di euro.
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