L’esperienza del vino a 360 gradi: Malenchini e la Villa di Lilliano
Esaltare l’esperienza di un calice di vino significa infondere storia, identità e benessere in un unico luogo indimenticabile. Questo è l’ideale che abbiamo scoperto esplorando la Villa Medicea di Lilliano, sede dell’Azienda Agricola Malenchini nonché della famiglia da cui prende il nome. Grazie alla compagnia di Eric Veroliemeulen, Jacopo Chianni e della titolare stessa Diletta Malenchini, abbiamo passato una giornata all’insegna della passione per il vino. Innumerevoli le sfaccettature, l’impegno e le storie che abbiamo scoperto in questa villa.

![]() | Sito Ufficiale | ![]() | Prodotto: Vino e olio |
![]() | 39055642602 | ![]() | Località vicina: Firenze |
La villa medicea: tra storia, tradizione e fascino
Arrivati alla villa abbiamo subito notato che la storia e il prestigio che custodisce sono rimasti intatti. Il cortile interno con una fontana al centro ospita i visitatori in un angolo di quiete, e salendo i gradoni laterali possiamo raggiungere la terrazza. Qui siamo rimasti incantati dalla vista di tutta la tenuta e oltre: il Duomo di Firenze sembrava a due passi da noi.
Come se non bastasse i panorami del Chianti Colli Fiorentini, composti da vigne e ulivi a perdita d’occhio, fanno sì che ovunque si guardi si trovi qualcosa di incredibile. La Villa di Lilliano, infatti, è circondata da 18 ettari ricolmi di vigne e ben 42 dedicati agli ulivi. Per ulteriori approfondimenti sulla Villa di Lilliano basta visitare la pagina dedicata alla tenuta, Scopri Villa Medicea di Lilliano.
Proseguendo abbiamo attraversato il corridoio pieno di affreschi che ci ha condotto al giardino: vastissimo e perfettamente curato, con un’antica fontana all’altro lato. A fianco a esso si trova la limonaia, una struttura capace di ospitare i migliori eventi organizzati dall’azienda.
L’intero complesso fu acquistato nel 1830 dalla famiglia Malenchini, diventando a tutti gli effetti la loro residenza e successivamente anche la sede dell’azienda. Così la villa è sia la rappresentazione di una prestigiosa storia antica, sia la stupenda cornice dell’attuale esperienza della famiglia Malenchini.

Ciò che offre la Villa di Lilliano è un’esperienza a 360 gradi
L’azienda agricola Malenchini rappresenta il cuore pulsante di questo posto splendido, producendo olio e vino di rara qualità. Rappresenta anche il punto di partenza da cui si sviluppano i servizi impeccabili offerti dalla Villa Medicea di Lilliano. Stiamo parlando dei loro resort, eventi, matrimoni e degustazioni: il vino diventa lo spunto per delle esperienze che coinvolgono ognuno dei 5 sensi.
“Tutto è iniziato nel 2015”, ci racconta direttamente Diletta Malenchini, “quando abbiamo capito che questo posto aveva ancora del potenziale da poter mostrare. Abbiamo deciso di aprire le porte a servizi che potessero sfruttare al meglio la location che mettiamo a disposizione.”
Infatti la tenuta ha al suo interno ben sei ville dotate di tutti i comfort, con 2 piscine a completare l’alloggio che combina nuovo e antico. Oltre ai loro resort possiamo assistere agli svariati eventi che organizzano: incantevoli matrimoni che trovano nella villa il luogo perfetto per tutte le esigenze. Infine, Eric Veroliemeulen, Managing Director, ci spiega: “Una parte che mi piace tantissimo del mio lavoro è trovare la soluzione migliore per il cliente. Lavorare qui, per me, significa trovarmi in un vero e proprio ‘Wine Estate’, dove le esperienze del vino si ampiano a 360 gradi.”

Le cantine: il cuore dell’azienda Malenchini
Dopo esserci stupiti di quanto la villa di Lilliano possa offrire, abbiamo avuto la splendida occasione di visitare le cantine dell’azienda Malenchini. Accompagnati da Jacopo Chianni, Sales Manager dell’attività, abbiamo scoperto la storia dei vitigni e della loro cura nei processi produttivi. Soprattutto, abbiamo capito cosa può significare la dedizione per un prodotto locale e facente parte della storia sia di un luogo, sia di una famiglia.
Scendiamo le scale per raggiungere il cuore dell’azienda agricola. Le loro botti in rovere e le barriques contengono principalmente Sangiovese, Canaiolo e Cabernet-Sauvignon, lasciando spazio ad altri vini e oggetti particolari. Infatti possiamo trovare la vinsantaia, dove i caratelli racchiudono vinsanto per 5 anni, e l’antica orciaia.
Quest’ultima è una stanza che custodisce gli “orci”, enormi contenitori per l’olio creati centinaia di anni fa. “È una parte essenziale della storia del posto”, ci spiega Jacopo, “Infatti questi orci erano fabbricati dai paesi nei dintorni: possiamo ancora leggere i nomi incisi sopra. Lasciamo che i visitatori le osservino per trasmettere loro a quale profondità arriva la storia locale.”
Passato, presente e futuro: cosa racconta l’azienda Malenchini
Per concludere la giornata, siamo invitati a pranzare con i nostri accompagnatori nel ristorante dell’azienda Malenchini. Un posto all’aperto splendido che dà sugli oliveti della tenuta: perfino la cucina è installata all’aperto.
Questa occasione ci ha permesso di farci raccontare altri particolari sulle esperienze dell’azienda: dalla storia passata a quella più recente. Abbiamo capito quanto il vino possa legarsi alla famiglia Malenchini: non a caso, il loro Bruzzico prende nome dal padre di Diletta. “Mio padre era un cacciatore, perciò si alzava molto spesso alle prime luci dell’alba: ovvero quando ‘bruzzica’, secondo il dialetto locale.”
Invece questo periodo si collega inevitabilmente alle conseguenze della pandemia che stiamo attraversando. Ma per Diletta si è trattato di una nuova chance, colta benissimo, per esaltare i valori dell’azienda. “Abbiamo capito che questo periodo ha riportato in tendenza la ricerca dell’esperienza locale. Consapevoli di questo ci siamo rimboccati le maniche e adesso proponiamo sempre più esperienze. Questo ristorante, infatti, è aperto da questo anno.”
Siamo stati veramente felici di aver provato un’esperienza che ci circondasse di storia e passione in ogni suo aspetto. Ci siamo promessi di tornare sicuramente in veste di clienti!
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Saverio Orsi è nato e cresciuto a Lucca, dove si è diplomato al Liceo delle Scienze Umane L. A. Paladini. Sviluppando una certa attitudine verso le lingue straniere, recentemente ha conseguito la Laurea in Mediazione Linguistica e Culturale. Cercando nuove esperienze e conoscenze lavorative, svolge Account Management e SEO per organizzatori di eventi virtuali.