Il miglior Vinsanto d’Italia è della Fattoria Santa Vittoria. Lo dice Vinitaly

Durante il Vinitaly Special Edition, l’edizione in forma limitata per questo 2021, sono stati valutati più di duemila vini di diverse nazioni: il vincitore tra i migliori Vinsanti, col punteggio di 95/100, è stato il Vinsanto 2015 della Fattoria Santa Vittoria di Foiano della Chiana (Arezzo). Questo splendido prodotto è inoltre inserito, secondo il loro importatore da New York, in cinque ristoranti stellati al prezzo di $ 100.
Le origini del Vinsanto
Il Vinsanto ha delle origini storiche che risalgono all’impero romano: le pratiche enologiche degli antichi romani, per la produzione di vini dolci con alta gradazione, risultano simili all’appassimento delle uve per produrre questo particolare vino. A Santa Vittoria, da molti anni, curano tutti i processi della produzione del Vinsanto, a partire dall’appassimento, primo step per portare la concentrazione zuccherina fino al 35%. In seguito avviene la pressatura delle uve ed in seguito il mosto viene messo nei “caratelli” (dove avviene sia la fermentazione alcolica che l’affinamento),in seguito sigillati con ceralacca, come vuole la tradizione. Nella Fattoria Santa Vittoria l’intero processo di invecchiamento dura circa cinque anni.
Tradizione toscana esportata nel mondo
“È noto che il Vinsanto in Toscana è un vino di tradizione antichissima ed il procedimento si tramandava da padre in figlio, vanto delle famiglie che avevano anche qualche piccolo caratello (botticella) per vinificare modeste quantità di uve per avere un prodotto da offrire nel ricorrenze particolari”. Queste sono le parole dell’avvocato Francesco Niccolai, che continua, “qui ancora seguiamo il procedimento tradizionale che in fattoria è praticato da oltre un secolo”.
“Si dice spesso che il Vinsanto è conosciuto ed apprezzato solo in Toscana – continua l’avvocato – ma questo non è più vero, prova ne è che circa la metà della produzione di Santa Vittoria viene esportata, prevalentemente negli Stati Uniti quindi se il prodotto è fatto bene si trovano ovunque degli estimatori”.
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