Novant’anni di vino italiano, novant’anni di storia italiana.
E’ il compleanno de Il Corriere Vinicolo (http://www.uiv.it/corriere/).
Si festeggia con un libro che racchiude l’essenza di uno dei più quotati settimanali dedicati al mondo del vino. La cerimonia non poteva che avere il crisma della solennità nell’Auditorium del Corriere della Sera, a Milano con un parterre de roi esclusivo.
“Celebriamo questi 90 anni con l’orgoglio di essere riusciti a garantire prospettive di crescita e sviluppo al nostro Corriere Vinicolo, l’unico settimanale a stampa del settore, già ben radicato anche nella prospettiva digitale. L’intreccio tra economia, politica, distribuzione, comunicazione, legislazione specifica, tecnologia, scienza, cultura e la conseguente evoluzione dei consumi e dei mercati che ci restituisce la lettura attenta delle migliaia di articoli pubblicati sul Corriere Vinicolo, sono una testimonianza efficace di quanto il vino italiano sia stato, e continui ad essere, motore di sviluppo economico e di trasformazione sociale e culturale. Intreccio che trova numerose conferme nel singolare parallelismo tra le diverse storie del giornale, dell’Unione Italiana Vini, del mercato del vino e del nostro Paese, ricostruite nel volume con grande chiarezza ed efficacia grazie alla collaborazione con il Corriere della Sera, che desidero ringraziare per aver voluto partecipare a questo importante progetto. Dalla sua nascita fino ad oggi, la storia raccontata nelle colonne del giornale si interseca con quella della nostra Associazione, che ha saputo svilupparsi in questo secolo per adeguarsi ai cambiamenti della vitivinicoltura italiana, perseguendo sempre lo stesso obiettivo: interpretare le istanze degli imprenditori del vino italiano e farsi carico di rappresentarle in tutte le sedi opportune, dalla politica alle istituzioni, dal mercato ai consumatori. 90 anni di storia alle spalle ci caricano di responsabilità verso il futuro: questo volume vuole essere testimonianza concreta del nostro impegno”.
L’analisi di Ernesto Abbona, Presidente dell’Unione Italiana Vini, ha aperto la presentazione del volume “Si pubblica il sabato. 90 anni di storia del Corriere Vinicolo”, alla quale hanno partecipato, tra gli altri, Paolo Castelletti, Segretario Generale di UIV, Fabio Rolfi, Assessore all’Agricoltura Regione Lombardia, Luciano Fontana, Direttore Corriere della Sera, Luciano Ferraro, Capo Redattore Centrale del Corriere della Sera,Giovanni Mantovani, Direttore Generale di Veronafiere; e Riccardo Cotarella, Presidente Assoenologi.
Nato nel 1928 col nome “Il Commercio Vinicolo”, “Il Corriere Vinicolo”, edito da UIV, resta l’unico verticale al mondo a stampa dedicato al mondo del vino. Per celebrare il primato mondiale, è stato realizzato, con la partecipazione del Corriere della Sera, un volume articolato in nove capitoli, dedicati ciascuno a un decennio dal 1928. Nel volume, le vicende dell’Italia corrono in parallelo al racconto dei tratti salienti della storia del mondo vitivinicolo italiano e dell’Unione Italiana Vini e si narrano le storie di quattordici grandi aziende simbolo di quell’Italia del vino che dagli inizi del novecento hanno saputo trasformarsi, espressione di quell’affascinante potenza produttiva cresciuta anche grazie al consolidamento di due grandi filiere: quella vitivinicola e quella delle tecnologie e prodotti per l’enologia.
“Il Corriere Vinicolo – aggiunge Paolo Castelletti, Segretario Generale UIV – è specchio e luogo di racconto delle vicende che hanno portato il nostro Paese a grande produttore mondiale di vino, assumendo spesso il ruolo di coraggioso testimone delle battaglie politiche che l’Unione Italiana Vini compie fin dai suoi primi passi quando i padri fondatori si ritrovarono uniti, nel primo nucleo di coesione associativa, nella battaglia contro i dazi, grande e singolare “ricorso storico” con il presente. In nove decenni il nostro giornale si è sempre mantenuto fedele al suo proposito fondativo: essere la voce autorevole e particolare dell’imprenditoria del vino. Ma senza rimanere immobile, rinnovandosi insieme al Paese quando è stato opportuno o necessario farlo. Per rendere onore al nostro passato e per conservarlo integro come giacimento culturale a disposizione di tutto il mondo del vino, italiano e non solo, abbiamo infatti deciso, all’interno del progetto di nuovo ‘archivio storico dell’Unione Italiana Vini’ di digitalizzare e restaurare anche tutti i Volumi del Corriere Vinicolo, perché siano motivo d’orgoglio, e occasione di memoria, per coloro che verranno, come lo sono oggi per noi. Sul sito del Corriere Vinicolo nasce infatti l’emeroteca digitale – “Archivio Storico CV” – che raccoglie le copie in formato digitale del settimanale a partire dal primo numero, dato alle stampe nel 1928”.
“Uno dei tratti più stimolanti che ci restituisce la storia del Corriere Vinicolo – commenta Giulio Somma, Direttore del giornale – è la presenza di riflessioni e argomenti che tornano ciclicamente negli anni. L’analisi dei mercati, dell’export e delle stime produttive in vendemmia, il consumo moderato del vino, il rapporto con le altre bevande, la comunicazione e le strategie di promozione, la legislazione, la lotta contro le frodi, sono solo alcuni dei temi che si ripropongono, regolarmente, lungo tutti i decenni ma con aspetti e dinamiche sempre diverse”.
“Il Corriere Vinicolo e il Corriere della Sera, nato poco più di mezzo secolo prima, hanno percorso la strada della chiarezza del linguaggio: poche chiacchiere, zero ideologia, consigli, informazioni pratiche e resoconti per aiutare i lettori a capire il mondo attorno alle loro aziende. – ha sottolineato Luciano Ferraro. La capacità di farsi leggere da chiunque per quello che riguarda l’informazione sul vino, negli anni è stata in parte smarrita. Per questo c’era, e c’è, bisogno di “parlare chiaro”, come ha fatto in questi 90 anni il Corriere Vinicolo. Il Corriere della Sera ha sempre dedicato largo spazio alle vicende del vino e molti grandi penne, intellettuali e romanzieri, ne hanno scritto”.
Durante l’evento, oltre all’intervento live di Beppe Severgnini, editorialista del Corriere della Sera, il vino è stato raccontato anche dalle video-testimonianze di grandi nomi del giornalismo italiano: Isabella Bossi Fedrigotti, Aldo Cazzullo, Aldo Grasso, Gian Antonio Stella. Intervistati da Giulio Somma, hanno delineato un quadro sociale ed economico della cultura del vino italiano, dei suoi valori e delle trasformazioni nel tempo.
Quadro su cui si sono confrontati con quattro imprenditori del vino: Ernesto Abbona, Presidente Marchesi di Barolo e Unione Italiana Vini, Lamberto Frescobaldi, Presidente Marchesi Frescobaldi, Sandro Sartor, Presidente Ruffino, Domenico Zonin, Presidente Zonin1821.
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