La guerra in Ucraina aumenta i prezzi: rincara l’energia e il vino italiano
UCRAINA PREZZI VINO ITALIANO – La guerra in Ucraina alza i prezzi dell’energia, delle materie prime e dell’intero mercato vinicolo italiano. Il boom dei prezzi prende anche le imprese e i mercati internazionali. Le componenti utilizzate nella produzione energetica sono aumentate del +31,4% da febbraio 2021 a febbraio 2022, i carburanti +38,3%, l’energia elettrica del +16,7%. La crisi economica prende anche le coltivazioni e il costo dei materiali.

Rincari nel mondo del vino e non solo
Lo studio Censis – Alleanza Cooperative Agroalimentari “Vino, la febbre dei costi”, presentato oggi in conferenza stampa a Roma, ha fatto emergere i costi extra da pagare che avrà il mondo del vino durante il 2022: di fatto, si parla di circa 1,1 miliardi di euro, una cifra spropositata. La variazione dei costi della produzione del vino in Italia tra febbraio dell’anno scorso e febbraio 2022 è pari al 10,5%, cifra che fa salire il valore dei consumi intermedi a 11,8 miliardi di euro. All’interno della filiera agricola, il prezzo dei prodotti utilizzati, quali fertilizzanti o concimi, è salito del +32,3%, così come il costo dei materiali, vetro +8,5% e sughero +9,4%.
Guerra in Ucraina: il prezzo da pagare
Luca Rigotti, Coordinatore del settore vinicolo di Alleanza Cooperative Agroalimentari afferma che “un carico aggiuntivo sulla redditività delle imprese che inevitabilmente andrà a erodere i loro margini, compromettendone anche la loro capacità competitiva sui mercati internazionali”. Gli effetti della guerra in Ucraina devono essere contenuti anche dall’Ue, che dovrà intervenire nel mantenere bassi i prezzi di energia e gas. Continua Rigotti, “Inoltre, è necessario ed urgente che l’Ue intervenga per mettere un tetto condiviso al prezzo dell’energia e del gas, valutando la possibilità di svolgere il ruolo di acquirente unico sul mercato”.
Per maggiori approfondimenti leggere l’articolo completo → Energia e crisi Ucraina, per il vino italiano il conto è salato: 1,1 miliardi di euro.