Fonte al Beccaio, la minuzia nei dettagli: parla Lucia Giubbi
FONTE BECCAIO LUCIA GIUBBI - Al primo approccio con il settore vinicolo, sembra di essere un puntino minuscolo di una realtà enorme, soprattutto nel nostro paese. Può essere così in molti casi, e può anche piacere sentirsi accolti in un mondo così vasto. Tuttavia è altrettanto affascinante trovare dei luoghi di dimensioni contenute, ma portati avanti da una dedizione fuori dal comune. Vi stiamo parlando di Fonte al Beccaio, l’azienda familiare in provincia di Firenze: Lucia Giubbi, che gestisce l’azienda, ci ha concesso un’intervista.

![]() | Sito Ufficiale | ![]() | Prodotto: Vino |
![]() | 055828732 | ![]() | Località vicina: Firenze |
La storia dell’azienda è la cultura di un luogo
Lucia Giubbi è il membro della famiglia che si è incaricata di proseguire il progetto avviato diversi anni prima. “Il vino e la mia famiglia hanno da sempre un legame – ci afferma Giubbi nella nostra intervista – e con questa azienda io entro per la prima volta come parte attiva della produzione. Devo ammettere che all’inizio non mi aspettavo un bisogno tale di costanza nei lavori, però mi sento davvero appagata dei nostri sforzi”.
Non solo un impegno continuo, ma anche la storia del luogo li accompagna, tanto che il nome stesso dell’attività ne trae ispirazione.
Non lasciamo mai niente al caso e cerchiamo di farci guidare sempre dalla tradizione. Il nostro nome, infatti, proviene dal contesto in cui ci troviamo: la Fonte al Beccaio è il posto dove il ‘beccaio’, appunto, uccideva il maiale. Per il suo lavoro aveva bisogno di molta acqua, non a caso nei dintorni si trovano diverse fonti.

Il fascino della piccola attività
Quando cominciamo a parlare di come è composta Fonte al Beccaio, rimango colpito sia dalle dimensioni dell’azienda, sia dalla piena consapevolezza di Lucia Giubbi. Lei sa che parte da una piccola realtà e soprattutto sa che solo le piccole realtà possono avere cura di ogni piccolo dettaglio.
Dopotutto essere piccoli è il nostro punto di forza: certo, produciamo circa 150 quintali di vino l’anno dai nostri 6 ettari. Basta guardarsi intorno per capire la differenza con altre attività…Ma le attenzioni che diamo noi alla vigna, difficilmente si ritrovano in altri posti
Di quali attenzioni sta parlando? Riassumendo, gran parte dei passaggi sono compiuti a mano, senza ricorso a macchinari. Per chi si appassiona al vino pur non appartenendo professionalmente al settore, deve sapere che le macchine compiono la grandissima maggioranza dei lavori. Ma questo non è il caso di Fonte al Beccaio, dove loro stessi “sfogliano” e “cimano” le viti completamente a mano. Sfogliare consiste nel togliere le foglie in eccesso dalle vigne cosicché l’uva assorba a pieno la luce del Sole. Invece, i contadini cimano la vite quando ne tagliano le punte dall’alto.

Fonte al Beccaio è la forza dei dettagli
“Per una grande azienda vinicola, sfogliare a mano significherebbe schierare svariate persone ogni giorno per chissà quanto tempo. Non è il nostro caso: ci possiamo permettere di curare le nostre vigne in tutti i modi, senza troppo ricorso alle macchine.”
Inoltre Lucia Giubbi ci ha spiegato che le grandi attività sono portate a cambiare i loro vitigni con altri quando il loro ciclo si conclude. A Fonte al Beccaio invece stanno cercando di reimpiantare lo stesso vitigno, così da mantenere una continuità nel loro prodotto che difficilmente troverete in altri posti.
Per Fonte al Beccaio è proprio questo il punto di forza: quando acquistiamo una bottiglia del loro Chianti Classico, troviamo un concentrato di infinite premure. Attenzioni che la rendono una realtà assolutamente originale e differente dai modelli attuali, fatti di metodi su larga scala efficaci ma non altrettanto accurati.
A San Casciano in Val di Pesa troverete i particolari, dal primo all’ultimo, di un’azienda a dir poco unica.

Saverio Orsi è nato e cresciuto a Lucca, dove si è diplomato al Liceo delle Scienze Umane L. A. Paladini. Sviluppando una certa attitudine verso le lingue straniere, recentemente ha conseguito la Laurea in Mediazione Linguistica e Culturale. Cercando nuove esperienze e conoscenze lavorative, svolge Account Management e SEO per organizzatori di eventi virtuali.