ENERGIA RINNOVABILE: Fotovoltaico per il vino?

la volta scorsa abbiamo parlato dei vini naturali leggi qui, oggi invece esploriamo una nuova filosofia: il fotovoltaico.
Come può aiutare la produzione del vino? è compatibile con i cicli naturali di un vigneto?
Il primo a sperimentarlo è Pierre Escudié che nel 2018 nella sua tenuta Tressene nella zona dei Pirenei Orientali in Francia, ha piantato 4,5 ettari di grenache blanc, chardonnay e marselan sotto la copertura di un impianto fotovoltaico installato dall’azienda Sun’Agri. Altri tre ettari con gli stessi vitigni sono invece stati piantati liberi, alla luce del sole. Le uve poi sono state fatte maturare, raccolte e lavorate con identiche procedure.
Si è riscotrato che, le uve che erano state protette dai periodi di forte esposizione al sole avevano perso meno acidità e livelli di zuccheri fenolici inferiori, ciò ha dimostrato come il fotovoltaico possa essere un ottima risorsa per la vita di una vigna.
IL VITIVOLTAICO IN FRANCIA, COME FUNZIONA?
La minore acidità del grappolo è davvero sufficiente per sdoganare il viticoltaico? ebbene all’origine di questa decisione c’è il cambiamento climatico.
Infatti, l’utilizzo di combustibili fossili ha danneggiato come ben sappiamo l’ecosistema e l’ambiente, e ciò rende impossibile continuare a fare uso di queste energie, diventate alla pari di un vecchio parente imbarazzante.
Inoltre il cambiamento climatico ha reso più difficile trovare le giuste componenti ambientali per continuare a produrre un vino che rispetti le sue caratteristiche organolettiche.
Il vino è un prodotto esigente, che ha bisogno del suo ecosistema per arrivare al 100% della sua qualità, un prodotto pregiato e delicato come lo Champagne per esempio.
CHAMPAGNE O FRAGOLINO?
La causa-effetto risiede proprio nell’acidità di cui parlavamo prima:
Il cambiamento climatico ha reso le estati francesi più calde e secche (e non solo in Francia), così da portare la vigna a maturare prima, quando si arriva al momento della vendemmia le uve sono troppo acide e contengono troppi zuccheri.
Un vero frego di gesso sulla lavagna per i vini bianchi e frizzanti per i quali il requisito è proprio quello dell’acidità e della freschezza.
Si rischia di trovarsi a roteare un calice di fragolino anziché di Champagne (con rispetto per il fragolino, ottimo per i bambini).
IL FOTOVOLTAICO IN ITALIA
Anche i nostri vini stanno con la lingua di fuori, un esempio è il Franciacorta, costretto a vendemmiare sempre più in anticipo.
Un alternativa potrebbe essere diventare degli stambecchi, e arrampicarsi sempre più in alta quota per coltivare vini, come già succede in Trentino.
Inoltre il fotovoltaico è utilissimo per il risparmio d’acqua.
Potrebbe essere un’ottima scommessa sulla quale brindare.
FONTE Agronotizie VinoNews24
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