Digital wine tasting: il futuro del vino è anche digitale
DIGITAL WINE TASTING – La nuova tendenza, chiamata anche virtual wine tasting, la “degustazione virtuale del vino” ha preso piede durante lo scorso lockdown, dettato dalla pandemia da covid-19. Le degustazioni in streaming sono state – e sono – uno strumento utilizzato per mettere in contatto influencer, giornalisti, aziende e consumer. Oggi sono disponibili tantissime piattaforme online, per rendere fruibile la rete dei consumatori del vino tra loro. L’agenzia di comunicazione modenese, fruitcom, ha individuato 10 punti su cui creare un’ottima degustazione online. La perdita della socializzazione, avvenuta durante la pandemia covid, ha reso alcuni mercati più moderni e rinnovati, rinvigoriti, grazie al digital e alle possibilità messe a disposizione dalla tecnologia della comunicazione moderna. Il futuro del vino, quindi, è anche digitale.
Digital wine tasting: alcuni punti
Ecco alcuni punti su cui basarsi per ottimizzare al meglio il target del digital wine tasting
- Target audience: individuare un pubblico di riferimento, tramite una strategia aziendale e gli obiettivi aziendali. Questo permetterà una continuità con gli appuntamenti online, in continuità parallela alle fiere ed eventi in presenza. Chiunque può partecipare, dalla stampa agli opinion leader, dagli influencer ai professionisti del settore HORECA, così come sommelier, produttori di vino, buyer Gdo e export importer.
- Scegliere il mezzo di comunicazione: i social media più utilizzati, quali Facebook o Instagram mirano ad una fetta di pubblico molto generico. Il lockdown, causato dalla pandemia di covid-19, ha permesso a professionisti, studenti e famiglie la conoscenza di altri software/app, totalmente gratuiti, come Zoom, Microsoft Teams, Skype, Google Meet. Di fatto sono stati e vengono utilizzati, ancora oggi, nello smart working.
- Scegliere il tema: allo stesso modo degli eventi in presenza, le degustazioni possono essere orizzontali (vini della stessa azienda) o verticali (vini della stessa annata o di una regione specifica o tipologia). Il tema è lo stimolo importante per creare argomentazioni e discussioni. Deve essere in linea e ben conosciuto dagli interlocutori e, allo stesso tempo, originale ed interessante.
Per approfondimenti cliccare qui, Digital wine tasting: le 10 cose da sapere per una perfetta degustazione a distanza.

Il virtuale del vino ed i suoi vantaggi
La pandemia ha costretto molti produttori a passare al digitale, facendogli scoprire piacevoli vantaggi. Kurtis Kolt, ex sommelier diventato consulente del vino e scrittore, per esempio, ha rivelato: “Il lato positivo è che essere in grado di presentare alle persone quando sono nel comfort della propria casa consente a tutti di non essere così preziosi o tesi”. E afferma, “Inoltre, nessuno deve guidare dopo.”. Jessica West, direttrice del wine club La Crema, afferma che i partecipanti dei digital wine tasting “godono di elementi interattivi come sondaggi, giochi e invio di ricette/abbinamenti in anticipo.”.
Un chiaro esempio di come il mondo del vino si sia evoluto, in meglio, è la virtual fair Vinophila, chiaro esempio di come l’interazione virtuale e reale tra professionisti del settore, amanti del buon vino e commercianti, sia possibile. Rossano Tiezzi, realizzatore della virtual expo, afferma: “Sono convinto che i pionieri della realtà immersiva godranno a breve di questa esperienza e saranno avvantaggiati sul mercato.”. LEGGI ANCHE ->Virtual expo dedicato al vino: Vinophila innovazione dal futuro
Per approfondimenti si consiglia la lettura completa del seguente articolo, ‘Zoom Fatigue Is Real’: Have Virtual Wine Tastings Hit a Crossroads.

Sebastiano Musmeci nasce a Palermo e ha conseguito due lauree, in Filosofia della Conoscenza e della Comunicazione e in Scienze della Comunicazione Pubblica, d'Impresa e Pubblicità, presso l'Università degli Studi di Palermo. Da sempre appassionato di tecnologia, digital e musica.