Anche il vino utilizza gli NFT: 900wine pensa al futuro

900wine pensa al futuro e inizierà ad utilizzare i “Non Fungible Token”. Con l’acquisto di una bottiglia di Nft 900wine, collezione limitata di 900 pezzi, l’acquirente potrà riscattare un’opera d’arte digitale in 3D ispirata al Grand Cuvée Premium, dal valore di € 900,00. L’azienda di Valdobbiadene è la prima in Italia ad utilizzare dei token non riscattabili che includono un vero e proprio atto di proprietà. Questo sistema viene già utilizzato all’interno di alcuni giochi online, dei tweet e nel mondo dell’NBA.
Non-fungible-token: di cosa si tratta?
I “Non Fungible Token” sono dei particolari token crittografati che rappresentano un atto di notorietà, un certificato di autenticità su sistema blockchain. Si tratta di token non intercambiabili, diversi dai bitcoin. Il mondo dell’arte è stato il primo ad utilizzarli, nel febbraio 2021, poi è toccato al mondo dei videogames. L’acquirente ottiene il possesso unico del bene, che può aumentare di valore nel tempo.
900wine va oltre
L’azienda di Valdobbiadene ha permesso l’utilizzo di un tale sistema per conferire all’acquirente una bottiglia dal valore unico, tiratura limitata e limited edition. Secondo le parole del co-fondatore del brand 900wine, Andrea Tommaso d’Aietti, “Il progetto Nft nasce dal desiderio di portare per primi nel mondo del vino il fenomeno digitale che sta dilagando in tutto il mondo.”. Il vino, per concludere, possiamo dire che si adatta all’innovazione e punta ad una collaborazione col digital world, re-inventandosi e innovandosi.
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